Westcott e Hort e il movimento revisionista della Bibbia
Gesù disse...
La manipolazione della Parola di Dio
Intorno al 1850 nasceva la "riveduta"...
....la Bibbia MASSONICA che nega Gesù Cristo!!!
Noi crediamo che la Parola di Dio si sia conservata intatta per 19 secoli fino a quando essa è stata manipolata e ha dato origine alle versioni "rivedute".
L'amore per la Parola di Dio ci viene insegnato da Gesù che ha detto, nella preghiera sacerdotale nel Vangelo di Giovanni (cap. 17): "... conservali nella Verità; la tua Parola è Verità.."
Gesù pregava per NOI che avremmo creduto in Lui, pregava per la nostra inegrità nella dottrina che viene da Dio, nella Verità!
E come possiamo essere certi di amare la Sua Parola se non abbiamo a cuore che Essa sia preservata da manipolazioni da parte di Satana?
Dio ci mette alla prova: abbiamo la possibilità di conoscere la VERA Parola di Dio e quindi abbiamo anche il dovere di informarci, di CERCARE e di chiedere la sapienza al nostro Signore e Padre celeste che la dona a tutti coloro che gliela chiedono. (Giacomo 1,5 Ma se qualcuno di voi manca di sapienza, la chieda a Dio che dona a tutti liberamente senza rimproverare, e gli sarà data)
ATTENZIONE! LA PAROLA DI DIO E' SOTTO ATTACCO!
Un lunghissimo elenco di manipolazioni della santa Parola di Dio
Ringrazio molto Salvatore Gargiulo, un grande uomo di Dio che non ho potuto purtroppo conoscere di persona: tuttavia, grazie alla sua traduzione (dal tedesco) di uno studio sulla manipolazione della Parola di Dio, io ho compreso moltissime cose circa il Signore Gesù Cristo.
Riporto qui di seguito un'estratto del suo bellissimo studio, con un esempio di versetti manipolati.
1 Tm 3:16. La NUOVA DIODATI ha: “Iddio è stato manifestato in carne”. LA NUOVA RIVEDUTA ha invece, al posto di Dio, “Colui che” (v. Riveduta e Nuova Riveduta). Questa formulazione lascia aperta la possibilità che in Cristo si sia manifestato un angelo o un altro essere spirituale creato, così come pretendevano gli gnostici ed altri eretici.
Gv 3:13. LA NUOVA RIVEDUTA cancella l'affermazione riguardante il Figlio dell'uomo “che è nel cielo”.
Ap 1:11. L'affermazione di Gesù Cristo: “Io sono l'Alfa e l'Omega, il primo e l'ultimo, e ciò che tu vedi…” è stata mutilata.
Mc 1:1. “Principio dell'evangelo di Gesù Cristo, il Figlio di Dio”. LA NUOVA RIVEDUTA mette fra parentesi “il Figlio di Dio” (NA25 lo ometteva del tutto)
Gv 6:69. NUOVA DIODATI: “E noi abbiamo creduto e abbiamo conosciuto che tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente”. Questa importante testimonianza della divina figliolanza di Gesù Cristo, che si ricollega a quella precedente di Pietro in Mt 16:16, Mc 8:29 e Lc 9:20, viene soppiantata nel LA NUOVA RIVEDUTA da: “…abbiamo conosciuto che tu sei il santo di Dio” (così in Riv. e N.Riv.)
Gv 9:35. LA NUOVA RIVEDUTA sostituisce la domanda di Gesù al cieco guarito: “Credi tu nel Figlio di Dio?” con quest'altra: “Credi tu nel Figlio dell'uomo?” LA NUOVA RIVEDUTA omette tutto il v.38: “Io credo, Signore. E l'adorò”. Laddove non viene riportato il versetto, al posto di “lo adorò” viene messo “e gli si prostrò dinanzi”.
At 8:37. LA NUOVA RIVEDUTA tralascia tutto il v., che si trova invece nel NUOVA DIODATI.: “Filippo disse: «Se tu credi con tutto il cuore, è possibile». L'eunuco rispose: «Io credo che Gesù Cristo è il Figlio di Dio»”.
Gv 1:18. Nel NUOVA DIODATI è: “Nessuno ha mai visto Dio; l'unigenito Figlio (gr. monoghenes huios), che è nel seno del Padre, ce l'ha rivelato”. LA NUOVA RIVEDUTA, al posto di “unigenito Figlio”, mette “l'unigenito Dio (gr. monoghenes Theos)...”.
1 Co 15:47. LA NUOVA DIODATI dice: “…il secondo uomo è il Signore dal cielo”. LA NUOVA RIVEDUTA tralascia il titolo divino “il Signore”.
Lc 22:43-44. “Allora gli apparve un angelo dal cielo per rafforzarlo. Ed essendo in agonia, egli pregava ancor più intensamente; e il suo sudore diventò come grosse gocce di sangue che cadevano in terra”. LA NUOVA RIVEDUTA considera questi due vv. come inserzioni tardive e quindi non autentici.
At 2:30. NUOVA DIODATI: “…Dio gli aveva con giuramento promesso che dal frutto dei suoi lombi, secondo la carne, gli avrebbe suscitato il Cristo per farlo sedere sul suo trono…”. LA NUOVA RIVEDUTA accorcia e trasforma questa importante testimonianza sull'incarnazione del Cristo.
Ef 3:9. NUOVA DIODATI: “…il quale ha creato tutte le cose per mezzo di Gesù Cristo”. LA NUOVA RIVEDUTA abolisce “per mezzo di Gesù Cristo”. Esempio: “Dio, il creatore di tutte le cose” (Riv. e N.Riv.).
Fl 4:13. NUOVA DIODATI: “Io posso ogni cosa in Cristo che mi fortifica”. LA NUOVA RIVEDUTA toglie “Cristo”, sulla base di Sinaitico, Vaticano, D e dello gnostico Clemente d'Alessandria. La Riv. aveva messo “Colui” al posto di “Cristo”; la N.Riv. idem, però con l'iniziale minuscola. Il pronome “colui” può riferirsi a Dio, escludendo Cristo.
Ga 3:17. NUOVA DIODATI: “…patto ratificato da Dio in Cristo”. LA NUOVA RIVEDUTA cancella “in Cristo”. In Ga 6:15 è stato ugualmente cancellato “in Cristo Gesù”. In Ga 4:7 “per mezzo di Cristo” è diventato “per grazia di Dio”
Ro 14:10. LA NUOVA RIVEDUTA trasforma “il tribunale di Cristo” nel “tribunale di Dio”, togliendo così a Cristo l'onore di essere giudice (cfr. 2 Co 5:10).
In molti passi, quando si presenta il nome del Signore Gesù Cristo, LA NUOVA RIVEDUTA tralascia “Signore” oppure “Cristo”, che invece si trovano nel NUOVA DIODATI. Esempi: Mt 13:51, ove è omesso “Gesù disse loro”; Lc 4:41; Lc 23:42, ove è tralasciato “Signore”; Gv 4:42.
Nei vangeli, spesso il nome “Gesù” è stato cancellato. Esempi: Mt 8:29; 13:51; Lc 10:41, ove Riv. e N.Riv. pongono “Signore” al posto di Gesù. Qui si evidenzia la separazione operata dagli gnostici fra l'uomo Gesù e l'essere angelico “Cristo” che solo occasionalmente si univano. La stessa dottrina si ritrova attualmente nella New Age.
Questi due eventi sono oggetto delle manipolazioni scritturali degli eretici dei primi secoli. Da un lato perché la risurrezione di Cristo è il cuore dell'evangelo (1 Co 15 !), dall'altro perché essa contraddiceva l'eresia di un “Cristo-spirito” che, nel migliore dei casi, aveva assunto un corpo apparente e quindi non passibile di morte. Gli ariani non ammettevano l'ascensione. Con la svalutazione di Mc 16:9-20, che la critica testuale considera come un'aggiunta posteriore, quindi non autentica, è stata cancellata un'importante testimonianza della risurrezione del Signore. Inoltre sono venute a cadere altre principali dottrine, quali il mandato della predicazione dell'evangelo (v.15); la salvezza mediante la fede e la condanna per chi non crede; la dottrina dei carismi conferiti agli apostoli (17-18, 20); l'ascensione e la glorificazione del Signore alla destra di Dio (19). Questa, che è la più sfrontata e grave falsificazione della Bibbia, si fonda, per la critica del testo, sulla “scientificamente fondata” testimonianza di 3 (diconsi tre: Sinaitico, Vaticano e un solo corsivo!) fra 5400 mss. In più ci sono le testimonianze di Clemente d'Alessandria (gnostico), Origene (gnostico, discepolo di Clemente) ed Eusebio (ammiratore di Origene). Fra i testimoni contrari ci sono non soltanto il gran numero di mss. bizantini, ma anche 5 antichi onciali, come pure Ireneo (II sec.) e Tertulliano (III sec.) fra i “padri apostolici”. Effetti nelle Bibbie moderne: La Riv. fa sapere nella nota che “i due (!) più antichi mss. non contengono i vv. 9-20”; la N.Riv. pone in dubbio questo passo ispirato racchiudendolo fra le mezze parentesi quadre.
Con l'omissione di Mc 16:19 e di una parte di Lc 24:51, il tanto apprezzato Codice Sinaitico cancella dal NT due importanti, dirette testimonianze dell'ascensione del nostro Signore. La terza diretta testimonianza è in Atti 1:9-11. Qui troviamo di nuovo il malvagio intervento del Codice D che da At 1:11 toglie: “…è stato elevato in cielo…”. Se domani venissero scoperti alcuni antichi papiri gnostici che, come il Sinaitico e il Codice D, omettono tutti questi passi, potrebbe in futuro accadere che nelle Bibbie moderne, sulla base di mss. “antichi e prestigiosi” scomparirebbe l'ascensione al cielo del Signore Gesù Cristo!
L'ultima finezza della critica del testo è stata quella di cancellare dalla preghiera sacerdotale di Gesù le parole “perché vado al Padre” (Gv 16:16). La N.Riv. si è adeguata e le ha messe fra le solite mezze parentesi quadre. La Bibbia ecumenica TILC le ha omesse del tutto.
Mt 18:11. LA NUOVA RIVEDUTA abolisce l'importante affermazione di Gesù: “Poiché‚ il Figlio dell'uomo è venuto per salvare ciò che era perduto”. La Riv. la riporta in una nota a piè di pagina come un'aggiunta di vari antichi mss. La N.Riv. ce la dà nelle mezze parentesi quadre.
Cl 1:14. LA NUOVA RIVEDUTA ha tolto “mediante il suo sangue” (“nel quale abbiamo la redenzione mediante il suo sangue”). Idem Riv. e N.Riv., senza alcuna spiegazione.
Gv 6:47. Dall'affermazione di Gesù: «In verità, in verità vi dico: “Chi crede in me ha vita eterna”». LA NUOVA RIVEDUTA ha tolto il decisivo “in me”. Riv. e N.Riv. si sono adeguate. Lo stesso avviene per Mc 9:42: “E chiunque scandalizzerà uno di questi piccoli che credono in me…”. LA NUOVA RIVEDUTA pone “in me” fra parentesi come probabilmente non originale.
Ro 5:1. “Giustificati… abbiamo pace con Dio…”. Alcuni mss. eretici hanno trasformato il verbo indicativo presente, “abbiamo”, in un imperativo esortativo. Quindi la pace con Dio, che è un frutto della fede, diventa una meta da perseguire coi propri sforzi.
1 Co 5:7. “...la nostra Pasqua infatti, Cristo, è stata immolata per noi”. LA NUOVA RIVEDUTA ha cancellato “per noi”, affermazione tanto importante nella dottrina biblica della redenzione.
1 Pi 4:1. “Poiché‚ Cristo ha sofferto per noi nella carne…”. Anche in questo versetto il “per noi” è stato cancellato dal LA NUOVA RIVEDUTA
Mt 6:1. LA NUOVA DIODATI dice: “Guardatevi dal fare la vostra elemosina…”. L'elemosina concorda pienamente col contesto. LA NUOVA RIVEDUTA: “Guardatevi dal praticare la vostra giustizia…”.
Mc 2:17. LA NUOVA DIODATI ha: “...io non sono venuto a chiamare i giusti ma i peccatori a ravvedimento”. LA NUOVA RIVEDUTA cancella “a ravvedimento” (seguito da Riv. e N.Riv.).
Mc 10:21. LA NUOVA RIVEDUTA abbrevia l'ultima parte dell'esortazione al giovane ricco: “Vieni, prendi la tua croce e seguimi”.
Eb 10:34. NUOVA DIODATI: “...sapendo di avere per voi dei beni migliori e permanenti nei cieli”. LA NUOVA RIVEDUTA ha cancellato “nei cieli
1 Gv 4:19. In questo v. troviamo una piccola ma grave omissione della Nuova Riveduta, che hanno tralasciato il pronome “lo”. Mentre LA NUOVA DIODATI dice: “Noi lo amiamo perché‚ egli ci ha amati per primo”, le moderne Bibbie dicono: “Noi amiamo perché‚.
I manoscritti alessandrini sono anche responsabili di una grave manomissione a danno della preghiera del Signore ( il noto “Padre nostro”), quale ci è riportato da Mt 6:9-13 e da Lc 11:2-4.
Questo modello di preghiera, dato in due diverse circostanze, è palesemente simile nei due vangeli. In Mt 6:13 LA NUOVA RIVEDUTA omette la conclusione : “Poiché tuo è il regno, la potenza e la gloria in eterno! Amen.” Una omissione che non si giustifica, tenuto conto della stragrande maggioranza dei mss. che la riportano.
Ma in Lc 11:2-4, la manomissione va ben oltre. LA NUOVA DIODATI ha: “Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà sulla terra, come in cielo. Dacci di giorno in giorno il nostro pane necessario. E perdona i nostri peccati, perché anche noi perdoniamo ad ogni nostro debitore; e non esporci alla tentazione, ma liberaci dal maligno!”
I mss. gnostici e LA NUOVA RIVEDUTA ne hanno fatto:
“Padre, sia santificato il tuo nome; venga il tuo regno; dacci ogni giorno il nostro pane quotidiano; e perdonaci i nostri peccati, perché anche noi perdoniamo a ogni nostro debitore; e non ci esporre alla tentazione” (così è nella N.Riv.).
1 Co 11:24. Nella NUOVA DIODATI è scritto: “Prendete, mangiate; questo è il mio corpo che è spezzato per voi…”. LA NUOVA RIVEDUTA così ha mutilato il versetto: “Questo è il mio corpo che è dato per voi…”.
1 Co 11:29. I mss. gnostico-eretici vi inseriscono una falsificazione e una falsa interpretazione. Dove LA NUOVA DIODATI ha: “…poiché chi ne mangia e beve indegnamente, mangia e beve un giudizio contro se stesso, non discernendo il corpo del Signore”, LA NUOVA RIVEDUTA toglie “indegnamente” e “del Signore” e ne fa un’affermazione occulto-mistica, che dovrebbe tradursi: “poiché chi ne mangia e beve, mangia e beve un giudizio contro se stesso se non discerne il corpo”.
Ef 5:30. NUOVA DIODATI: “...poiché‚ noi siamo membra del suo corpo, della sua carne e delle sue ossa”. L'ultima parte del versetto (“della sua carne e delle sue ossa”), che è strettamente collegato a quello che segue, col parallelismo Cristo/Chiesa Adamo/Eva, è stata cancellata dal LA NUOVA RIVEDUTA
In diversi passi, i testi alessandrini, e con essi La NUOVA RIVEDUTA, omettono il digiuno, collegato con la preghiera, cosa che difficilmente è casuale. Per esempio, in
Mt 17:21: “Questa specie di demoni non esce se non mediante la preghiera e il digiuno” LA NUOVA RIVEDUTA ha cancellato completamente il versetto. La Riv. l'ha riportato nella nota a piè di pagina, facendoci sapere che manca nei “migliori mss.” La N.Riv. l'ha inserito fra le mezze parentesi.
Mc 9:29: “Questa specie di spiriti non si può scacciare se non con la preghiera e il digiuno”. Qui LA NUOVA RIVEDUTA ha cancellato “il digiuno”; Riv. e N.Riv. hanno cancellato ugualmente.
1 Co 7:5: “...per dedicarvi al digiuno e alla preghiera”. LA NUOVA RIVEDUTA, e con esso Riv. e N.Riv., hanno cancellato “al digiuno”.
Lo stesso succede con At 10:30. In definitiva, dalle Bibbie moderne è stato tolto ogni riferimento all'insegnamento divino sull'efficacia della preghiera accompagnata dal digiuno.
Lc 9:54. LA NUOVA RIVEDUTA tralascia “come fece Elia” alla fine del v. Riv. e N.Riv. omettono ugualmente.
Lc 9:55-56. LA NUOVA RIVEDUTA omette: “...e disse: Voi non sapete di quale spirito siete; poiché il Figlio dell'uomo è venuto non per perdere le anime degli uomini, ma per salvarle”. La Riv. ha omesso. La N.Riv. lo riporta fra le mezze parentesi.
1 Gv 4:3. Il v. fornisce, secondo il NUOVA DIODATI, un criterio importante per individuare l'errore: “E ogni spirito che non riconosce che Gesù Cristo è venuto nella carne, non è da Dio”. In questa forma, la frase concorda col v.2 , fornendo un chiaro avvertimento contro le eresie gnostiche. LA NUOVA RIVEDUTA ha ridotto così il v.: “...e ogni spirito che non riconosce pubblicamente Gesù, non è da Dio” (trad. della N.Riv.).
Ap 2:15. LA NUOVA RIVEDUTA cancella l'affermazione del Signore, che odia le false dottrine e la pratica di esse: “Così hai pure alcuni che ritengono la dottrina dei Nicolaiti, la qual cosa io odio”. Riv. e N.Riv. hanno pure cancellato. La N.Riv., da parte sua, ha mitigato l'odio che il Signore esprime in Ap 2:6, tramutandolo in una detestazione: “Tuttavia hai questo, che detesti le opere dei Nicolaiti, che anch’io detesto”.
Ga 3:1. LA NUOVA RIVEDUTA cancella dal versetto il rimprovero per non aver ubbidito alla verità: “O Galati insensati, chi vi ha ammaliati per non ubbidire alla verità…”. Testimoni: Sinaitico, Vaticano, D e altri 8 mss.. Riv. e N.Riv. ugualmente omettono.
Ro 1:16. LA NUOVA DIODATI ha: “...non mi vergogno dell'evangelo di Cristo...”. LA NUOVA RIVEDUTA ha cancellato “di Cristo”
1 Tm 6:5. Nel NUOVA DIODATI, Paolo pone fine alle sue argomentazioni contro i propagatori di errori con una solenne messa in guardia: “Da costoro tieniti lontano!”. Quest'ordine viene tralasciato da LA NUOVA RIVEDUTA.
Mc 3:29. LA NUOVA DIODATI dice: “Chi bestemmia contro lo Spirito Santo non ha perdono in eterno; ma è sottoposto a giudizio eterno”. LA NUOVA RIVEDUTA trasforma in : “ma è reo di un peccato eterno” (così traducono Riv. e N.Riv.), una formulazione meno netta, che lascia uno spiraglio aperto alla dottrina dell'universalismo.
Mc 9:44 e 46. LA NUOVA RIVEDUTA cancella dalla Bibbia due interi versetti, i quali ribadiscono la serietà della perdizione eterna: “...dove il loro verme non muore e il fuoco non si spegne”.
2 Pi 2:17. LA NUOVA DIODATI dice: “...ai quali è riservata la caligine delle tenebre infernali per sempre”. LA NUOVA RIVEDUTA ha cancellato “per sempre”,
1 Gv 3:5. NUOVA DIODATI: “...egli è stato manifestato per togliere via i nostri peccati”. LA NUOVA RIVEDUTA ha cancellato “nostri” e ne ha fatto: “per togliere i peccati”,
Eb 1:3. NUOVA DIODATI: “...dopo aver compiuto egli stesso l'espiazione dei nostri peccati...”. Anche qui LA NUOVA RIVEDUTA cancella l'aggettivo “nostri”.
Cl 3:6. NUOVA DIODATI: “Per queste cose viene l'ira di Dio sui figli della disubbidienza”. LA NUOVA RIVEDUTA ha cancellato “sui figli della disubbidienza”.
Ap 21:24. NUOVA DIODATI: “E le nazioni di quelli che si sono salvati cammineranno alla sua luce...” LA NUOVA RIVEDUTA toglie la restrizione (“quelli che si sono salvati”), lasciando intendere che tutti saranno salvati.
Ef 3:14. “Per queste ragioni io piego le mie ginocchia davanti al Padre del Signor nostro Gesù Cristo...”. LA NUOVA RIVEDUTA, seguito da Riv. e N.Riv. abbrevia il v. cancellando “del Signor nostro Gesù Cristo”, dandoci così un'affermazione che ogni indù o seguace della New Age potrebbe sottoscrivere.
Ef 4:6. Qui abbiamo in LA NUOVA RIVEDUTA una falsificazione peggiore della precedente: “L'unico Dio che è... in voi tutti”, come dice il NUOVA DIODATI, è diventato in LA NUOVA RIVEDUTA “Dio… che è in tutti”.
Ap 22:21. L'ultimo v. del NT e di tutta la Bibbia è nel NUOVA DIODATI : “La grazia del Signore Gesù Cristo sia con tutti voi. Amen”. LA NUOVA RIVEDUTA (seguito da Riv. e N.Riv.) ne fa: “La grazia del Signore Gesù sia con tutti”. Così la dottrina biblica viene annacquata e ridotta ad una “grazia” che abbraccia tutti, proprio come piace ai contemporanei ecumenisti e universalisti.
Mt 1:25. LA NUOVA DIODATI ha: “...finché‚ ella non ebbe partorito il suo figlio primogenito”. LA NUOVA RIVEDUTA cancella “primogenito”, favorendo in tal modo il dogma cattolico della perpetua verginità di Maria.
At 8:37. “Filippo disse: «Se tu credi con tutto il cuore, è possibile». L'eunuco rispose: «Io credo che Gesù Cristo è il Figlio di Dio»”. Questa importante testimonianza sul battesimo cristiano manca in molte Bibbie moderne. La Riv. riporta il v. nella nota a piè di pagina; la N.Riv. lo racchiude fra le mezze parentesi per farci sapere che non è originale.
Gv 12:47. NUOVA DIODATI: “Se uno ode le mie parole e non crede...”. LA NUOVA RIVEDUTA: “Se uno ode le mie parole e non le osserva...” (così hanno tradotto Riv. e N.Riv.).
Ro 11:6. NUOVA DIODATI: “E se è per grazia, non è più per opere, altrimenti la grazia non sarebbe più grazia; ma se è per opere, non è più grazia, altrimenti l'opera non sarebbe più opera”. LA NUOVA RIVEDUTA (seguito da Riv. e N.Riv.) ha cancellato la seconda parte del v., e con essa la ribadita compromettente condanna della giustizia ottenuta mediante le opere.
1 Pi 2:2. Qui è LA NUOVA RIVEDUTA che aggiunge! Nel NUOVA DIODATI è scritto: “Come bambini appena nati desiderate ardentemente il puro latte della parola, affinché‚ per suo mezzo cresciate”. LA NUOVA RIVEDUTA vi ha aggiunto “per la salvezza”, falsandone il significato a tutto vantaggio della dottrina cattolica. La salvezza non è l'effetto della crescita, bensì della fede in Gesù Cristo.
Ap 2:15. NUOVA DIODATI: “Così hai pure alcuni che ritengono la dottrina dei Nicolaiti, la qual cosa io odio”. LA NUOVA RIVEDUTA omette queste ultime gravi parole del Signore, e legge: “...Che professano similmente la dottrina dei Nicolaiti”, punto e basta. Il termine Nicolaiti deriva da Nikolaos (vincitore del popolo) e, secondo molti commentatori, alluderebbe al predominio del clero “illuminato, iniziato” sul popolo dei credenti (laici), cioè agli albori di una gerarchia, che più tardi si sarebbe sviluppata in quelle chiese che presero a chiamarsi cattoliche.
Mt 1:7-10. LA NUOVA RIVEDUTA, nella genealogia del Signore Gesù, altera due nomi, in modo che essi non corrispondano ai nomi dei due personaggi dell'AT, e cioè di Asa ne fa Asaph e di Amon Amos.
Mt 27:34. NUOVA DIODATI: “...gli diedero da bere dell'aceto mescolato con fiele...”. LA NUOVA RIVEDUTA cambia l'aceto in vino (vedi Riv. e N.Riv.)! Con questa alterazione si ha una contraddizione con quanto il Signore aveva detto precedentemente in Mt 26:29: “Io vi dico che d'ora in poi non berrò più di questo frutto della vigna...”, e si contraddice altresì la profezia di Sl 69:21: “Mi hanno invece dato fiele per cibo e per dissetarmi mi hanno dato da bere dell'aceto”.
Mc 1:2. NUOVA DIODATI: “Come sta scritto nei profeti...”. LA NUOVA RIVEDUTA: “Come sta scritto nel profeta Isaia...”. Seguono una citazione da Malachia 3:1 e un'altra da Isaia 40:3. L'alterazione arbitraria introdotta dal LA NUOVA RIVEDUTA farebbe supporre che Marco non conoscesse la Scrittura introducendo un errore nella Parola ispirata, sulla testimonianza di 4 soli onciali (fra i quali gli immancabili Sinaitico e Vaticano) e 4 corsivi.
Mt 26:28. NUOVA DIODATI: “...questo è il mio sangue del nuovo patto...”. LA NUOVA RIVEDUTA: “...questo è il mio sangue, il sangue del patto...” (così traducono Riv. e N.Riv.). Stando al LA NUOVA RIVEDUTA, era Gesù a non sapere che il suo era il nuovo patto, o Matteo non conosceva Gr 31:31?
At 7:30. La stragrande maggioranza dei mss. ci testimonia che non fu “un angelo” che apparve a Mosè, bensì “l'angelo del Signore”. Una piccola minoranza di mss. (LA NUOVA RIVEDUTA ne cita 7, fra i quali il P74 e i soliti Sinaitico e Vaticano) attesta che si trattò di un qualsiasi angelo creato da Dio (vedi Riv. e N.Riv.).
Quale delle due varianti è quella giusta? Es 3:2 ce lo dice chiaramente: “L'angelo del Signore gli apparve in una fiamma di fuoco...”. Al v.4 è detto che si trattava di Dio stesso. Allora l'ebreo Stefano non conosceva le Scritture, tanto da sbagliarsi così grossolanamente? Non è questo un indurre a dubitare dell'ispirazione e della coerenza insita nelle Scritture? La Riv. e la N.Riv. leggono: “Trascorsi quarant'anni, un angelo gli apparve...”.
Mc 15:28. NUOVA DIODATI: “Così si adempì la Scrittura che dice: Egli è stato annoverato fra i malfattori”. LA NUOVA RIVEDUTA ha cancellato completamente questa importante attestazione dell'adempimento di una profezia messianica
Mt 27:35. LA NUOVA RIVEDUTA ha cancellato: “...affinché‚ si adempisse ciò che fu detto dal profeta: Hanno diviso tra loro le mie vesti e sulla mia tunica hanno tirato la sorte”. Questo importante riferimento al Sl 22:19 manca del tutto, senza alcuna spiegazione, nelle Riv. e N.Riv. e in tutte le Bibbie della critica testuale.
Mc 13:14. NUOVA DIODATI: “Or quando vedrete l'abominazione della desolazione, predetta dal profeta Daniele...”. Nelle Riv. e N.Riv. manca l'annotazione “predetta dal profeta Daniele”.
Ap 8:13. NUOVA DIODATI: “Udii un angelo che… diceva a gran voce...”. Per LA NUOVA RIVEDUTA (e quindi per le nostre Riv. e N.Riv.) l'angelo è diventato “un'aquila… che diceva a gran voce...”. Quando Dio si è servito delle aquile per comunicare i suoi messaggi?!
I mss. gnostici egiziani presentano una tendenza ascetico-monastica, caratterizzata da una certa durezza e mancanza di misericordia. Pertanto in essi si trovano varianti che limitano l'amore e la misericordia del Signore nostro Gesù Cristo. La manipolazione più notevole in questo senso è l'episodio di Gesù con l'adultera in Gv 7:53-8:11. Questo passo, che magnifica la misericordia del Signore nostro e la sua grazia nel perdonare i peccati, viene omesso dai mss. gnostici alessandrini (P66, P75, Sinaitico, Vaticano e 15 altri, come pure dagli ascetici Origene e Tertulliano). Si suppone anche che alcuni “padri della Chiesa” classificassero l'episodio come pericoloso per la morale cattolica.
Questo grave intervento nel testo del NT, insieme all'omissione di Mc 16:9-20, si è ripercosso nelle Bibbie moderne: la Riv., con una nota a piè di pagina, fa dubitare della sua autenticità, mentre la N.Riv. inserisce l'episodio fra le mezze parentesi quadre.
Un'altra seria manomissione è stata operata a danno delle parole del Signore in Lc 23:34: «Gesù diceva: “Padre, perdona loro perché non sanno quello che fanno!”». Questa preziosa testimonianza della misericordia del Signore Gesù Cristo, da LA NUOVA RIVEDUTA è qualificata come inserimento tardivo nel testo.
Lc 4:18. I mss. alessandrini hanno cancellato dalla citazione di Isaia 61:1, fatta da Gesù nella sinagoga di Nazaret, le parole “mi ha mandato per guarire quelli che hanno il cuore rotto...”. Questa arbitraria cancellatura è seguita da tutte le Bibbie della critica testuale, comprese Riv. e N.Riv.
Per quanto riguarda le cancellature arbitrarie, citiamo ancora Lc 8:48, da cui mancano le parole incoraggianti di Gesù: “Fatti animo, figlia, ...” e Lc 9:55-56, vv. che la Riv. omette senza alcuna spiegazione, mentre la N.Riv. li riporta come dubbi fra le mezze parentesi quadre.
1 Co 7:3. Questo v. si presenta fortemente impoverito nelle Bibbie moderne, e il lettore se ne potrà rendere conto dal confronto col NUOVA DIODATI e con alcune Bibbie della Riforma. NUOVA DIODATI: “Il marito renda alla moglie l'affetto che le è dovuto; lo stesso faccia la moglie col marito”. Giovanni Diodati aveva tradotto: “Il marito renda alla moglie la dovuta benivoglianza...”. E la New King James Version: “Let the husband render to his wife the affection due her...”. Paolo aveva sicuramente in mente quanto ha scritto agli Efesini: “Cristo ha amato la chiesa e ha dato se stesso per lei… Così i mariti devono amare le loro mogli...” (cfr. Ef 5:25-31). Gli asceti sessuofobi alessandrini hanno trasformato l'amore coniugale nell'incombenza di un debito da soddisfare, e le Bibbie moderne così traducono: “Il marito renda alla moglie quel che le è dovuto...” (Riv. e N.Riv.). Purtroppo i revisori della Nuova Diodati, anziché‚ tradurre in italiano moderno la seicentesca “benivoglianza”, non hanno trovato di meglio che aggiornare così il versetto: “Il marito renda alla moglie il dovere coniugale” !!!
E' anche interessante prendere un'epistola e contare tutte le cancellature che vi sono state operate. Esempi
2 Corinzi.
4:10 - Cancellato “Signore”
5:18 “Gesù”
11:31 “Cristo”
Galati.
3:1 - Cancellato “per non ubbidire alla verità”
3:17 “in Cristo”
4:10 “per mezzo di Cristo”
5:19 “l'adulterio” dalla lista delle opere della carne
6:15 “in Cristo Gesù”
6:17 “del Signore”
Colossesi.
1:2 - Cancellato “dal Signore Gesù Cristo”
1:14 “mediante il suo sangue”
1:28 “Gesù”
2:11 “dei peccati”
3:6 (o messo fra parentesi - N.Riv.) “sui figli ribelli”
N.B. Vogliamo far rilevare una inesattezza per quanto riguarda la traduzione di Ap 20:15 nelle nostre Bibbie.
Diodati aveva tradotto: E se alcuno non fu trovato scritto nel libro della vita …
Luzzi, nella Riveduta, si limitò a mettere “qualcuno” al posto di “alcuno”, e lo stesso pronome si ritrova ora nella Nuova Riveduta e nella Nuova Diodati. Vero è che anche Lutero aveva tradotto allo stesso modo (Und wenn jemand …).
Ciò potrebbe lasciar intendere che al giudizio finale la condanna allo stagno di fuoco sarebbe riservata a un ipotetico “qualcuno” ma non a tutti, in contrasto col contesto dell’ultimo paragrafo del cap. 20.
In realtà il testo greco, sia nel MT, sia nel LA NUOVA RIVEDUTA, ha: “Kai ei tis”. Ora “ei tis”, in qualità di locuzione, si traduce “chiunque” (Cfr. Carlo Bozzetti. Dizionario base del Nuovo Testamento greco-italiano. Roma 1989, pag. 46).
Infatti la King James ha: “And anyone not found written …” e la TILC: “E chi non fu trovato scritto …”.
Dunque, la traduzione corretta deve essere questa:
“E chiunque non fu trovato scritto nel libro della vita fu gettato nello stagno di fuoco.” (n.d.t.)
Abbiamo già notato come la Nuova Diodati abbia impoverito 1 Co 7:3, conformandosi alle Bibbie della critica testuale. Vogliamo ora richiamare l’attenzione su un termine, “distruzione”, che compare in tale Bibbia e che si presta ad avallare la dottrina della distruzione dei reprobi, quale è professata dagli Avventisti del 7o giorno e dai T.d.G..
2 Te 1:9. Giovanni Diodati aveva tradotto: “I quali porteranno la pena, la perdizione eterna…”. Il termine greco che Diodati ha reso con perdizione è “olethros”, che significa appunto “rovina, disastro” (cfr. Dizionario base del Nuovo Testamento, di Carlo Bozzetti. Libreria Sacre Scritture, Roma, 1989).
La Nuova Diodati: “Questi saranno puniti con la distruzione eterna…”.
1 Ti 6:9. Giovanni Diodati: “…concupiscenze insensate e nocive, le quali affondano gli uomini in distruzione e perdizione” (greco: “olethron kai apoleian”).
Nuova Diodati: “…passioni insensate e nocive, che fanno sprofondare gli uomini nella rovina e nella distruzione”.
La Riveduta di Luzzi aveva per i due vv. il termine “distruzione”, mentre la Nuova Riveduta, opportunamente, ha usato la parola “rovina” in ambedue i casi. Vero è che la King James usa in ambedue i vv. il termine “destruction”, che però si può tradurre “rovina, perdizione” come ci è confermato dalla stessa Bibbia che traduce 1 Co 5:5 “for the destruction of the flesh”, ove evidentemente si intende la rovina, la perdizione, ma non la distruzione della carne.
Ancora un caso:
2 Pi 2:1. Giovanni Diodati: “…traendosi addosso subita perdizione (gr.: takinen apoleian)”.
Riveduta: “…si trarranno addosso subita perdizione”.
Nuova Riveduta: “…si attireranno addosso una rovina immediata”.
Nuova Diodati: “…si attireranno addosso una fulminea distruzione”.
Restando nell’argomento, mettiamo a confronto un v. dell’AT nella traduzione del Diodati e nella revisione della Nuova Diodati:
Pr 13:13. Giovanni Diodati: “Chi sprezza la parola andrà in perdizione; ma chi riverisce il comandamento riceverà retribuzione”.
Nuova Diodati: “Chi disprezza la parola sarà distrutto, ma chi rispetta il comandamento sarà ricompensato”.